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venerdì 22 febbraio 2013

Aforismi Aga Khan IV

Aga Khan IV

Sua Altezza il Principe Shah Karīm al-Husaynī, Āgā Khān IV, vero nome Karīm al-Husaynī, KBE, CC, GCC, è figlio del Principe Ali Khan e della Principessa Joan Ali Khan. 
Data di nascita: 13 dicembre 1936, Ginevra
Studi: Università di Harvard
Coniuge: Inaara Aga Khan (s. 1998–2011)Sarah Croker-Poole (s. 1969–1995)






  • La ricerca di giustizia e sicurezza, la lotta per le pari opportunità, la ricerca della tolleranza e armonia, la ricerca della dignità umana, sono gli imperativi morali per cui noi dobbiamo lavorare e a cui dobbiamo pensare su base giornaliera.
  • Il diritto alla speranza è la motivazione umana più potente che conosco.
  • Il pluralismo non è più semplicemente un bene o un prerequisito per il progresso e lo sviluppo. Esso è di vitale importanza per la nostra esistenza.
  • Ci sono molte interpretazioni dell'Islam all'interno della comunità islamica, ma in genere ciò che ci viene richiesto è di lasciare il mondo come un posto migliore di quanto lo fosse quando siamo venuti.
  • Una sicura società pluralistica richiede comunità che siano istruite e che confidino sia nella identità e nella profondità delle proprie tradizioni come in quelli dei loro vicini.
  • Le società pluraliste non sono incidenti della storia. Esse sono il prodotto dell'educazione illuminata e di continui investimenti da parte dei governi e di tutta la società civile, nel riconoscere e celebrare la diversità dei popoli del mondo.
  • La tolleranza, l'apertura e la comprensione verso le culture degli altri popoli, le strutture sociali, i valori e le fedi, sono ormai indispensabili per la sopravvivenza stessa di un mondo interdipendente.
  • Non possiamo rendere il mondo sicuro per la democrazia senza anche rendere il mondo sicuro per le disuguaglianze.
  • Il mondo musulmano, con la sua storia e le sue culture, e anche con le sue differenti interpretazioni dell'Islam, è ancora poco conosciuto in Occidente. I due mondi, musulmani e non musulmani, orientali e occidentali, devono urgentemente fare una sforzo concreto per arrivare a conoscersi l'un l'altro, in quanto temo che quello che abbiamo oggi non sia uno scontro di civiltà, ma uno scontro di ignoranza, di entrambe le parti.

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