venerdì 28 novembre 2014

Aforismi e Frasi di Giordano Bruno

Aforismi e Frasi di Giordano Bruno


Aforismi, citazione e frasi attribuite a Giordano Bruno:

Verrà un giorno che l'uomo si sveglierà dall'oblio e finalmente comprenderà chi è veramente e a chi ha ceduto le redini della sua esistenza, a una mente fallace, menzognera, 
che lo rende e lo tiene schiavo. 

Non è la materia che genera il pensiero, è il pensiero che genera la materia.

Ho lottato, è già tanto, ho creduto nella mia vittoria. È già qualcosa essere arrivati fin qui: non aver temuto morire, l'aver preferito coraggiosa morte a vita da imbecille.

Stolti del mondo voi che avete formata la religione, gli maggiori asini del mondo siete voi che per grazia del cielo avete riformata la corrotta fede.

Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo.

L'uomo non ha limiti e quando un giorno se ne renderà conto, 
sarà libero anche qui in questo mondo.

Se l'astrologia considera il futuro come fato predestinato e governato dai moti dell'universo è evidente che gli esseri viventi - e in specie quelli intelligenti - non possono mutare il corso degli eventi. Non è possibile quindi utilizzare le predizioni astrologiche per influenzare il futuro secondo specifiche esigenze.

L'ignoranza è madre della felicità e beatitudine sensuale.

Io penso a un universo infinito. Stimo infatti cosa indegna della infinita potenza divina che, potendo creare oltre a questo mondo un altro e altri ancora, infiniti, ne avesse prodotto uno solo, finito. Così io ho parlato di infiniti mondi particolari simili alla Terra.

Chi aumenta sapienza, aumenta dolore.

Non so quando, ma so che in tanti siamo venuti in questo secolo per sviluppare arti e scienze, porre i semi della nuova cultura che fiorirà, inattesa, improvvisa, proprio quando il potere si illuderà di avere vinto.

Colui che vede in se stesso tutte le cose è al tempo stesso tutte le cose.

È prova di una mente semplice e molto primitiva che uno desideri di pensare come le masse o la maggioranza, semplicemente perché la maggioranza è maggioranza. La verità non cambia perché è, o non è, creduta dalla maggioranza delle persone.

Che ci piaccia o no, siamo noi la causa di noi stessi. Nascendo in questo mondo, cadiamo nell'illusione dei sensi; crediamo a ciò che appare. Ignoriamo che siamo ciechi e sordi. 
Allora ci assale la paura e dimentichiamo che siamo divini, che possiamo modificare il corso degli eventi, persino lo Zodiaco.

Non so quando, ma so che in tanti siamo venuti in questo secolo per sviluppare arti e scienze, porre i semi della nuova cultura che fiorirà, inattesa, improvvisa, proprio quando il potere si illuderà di avere vinto.

Dio è in ogni luogo e in nessuno, fondamento di tutto, di tutto governatore, non incluso nel tutto, dal tutto non escluso, di eccellenza e comprensione egli il tutto, di defilato nulla, principio generatore del tutto, fine terminante il tutto.

Il tempo tutto toglie e tutto dà; ogni cosa si muta, nulla s'annichila.

È abbastanza chiaro con quanta più facilità e limpidezza si manifestino in noi i sensi interni, allorché sono assopiti quelli esterni.

Per una contrazione che richiama l'atto intellettivo nell'immagine della cosa da conoscere l'animo si espone a sogni divini, visioni e rivelazioni; niente è in verità difficile per chi veramente intende.


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