giovedì 25 dicembre 2014

Racconto dell'Albero Triste

Racconto dell'Albero Triste


C’era una volta un bellissimo giardino, con alberi e fiori di ogni tipo, meli, aranci, rose, tutti felici e soddisfatti. 

C’era solo felicità in quel giardino, tranne che per un albero che era molto triste. Il povero albero aveva un problema: non sapeva chi fosse! 

“Ti manca la concentrazione” gli disse il melo, “se davvero ti impegni, puoi fare mele deliziose. Guarda com’è facile”. 

“Non ascoltarlo” intervenne il cespuglio di rose ”e guarda quanto siamo belle noi!”. 

L’albero disperato provò ogni cosa gli venisse suggerita, provò a produrre mele e a far sbocciare rose, ma -non riuscendo- ad ogni tentativo si sentiva sempre più frustrato.

Un giorno un gufo arrivò nel giardino, era il più saggio di tutti gli uccelli, e vedendo la disperazione dell’albero esclamò:
“Non ti preoccupare. Il tuo problema non è così serio. E’ lo stesso di tanti esseri umani sulla terra! Ti darò io la soluzione: non passare la tua vita ad essere ciò che gli altri vogliono che tu sia. Sii te stesso. Conosci te stesso e per far ciò ascolta la tua voce interiore”. 

Poi il gufo scomparve. 

“La mia voce interiore? Essere me stesso? Conoscere me stesso?” l’albero disperato pensava tra sé e sé, quando all’improvviso comprese. 

Si tappò le orecchie e aprì il suo cuore e sentì la sua voce interiore che gli stava dicendo “Non darai mai mele perché non sei un melo, e non fiorirai ogni primavera perché non sei un cespuglio di rose. Tu sei una Sequoia, e il tuo destino è crescere alto e maestoso. Sei qui per offrire riparo agli uccelli, ombra ai viaggiatori, bellezza al paesaggio! Tu hai questa missione! Seguila!”.

A queste parole, l’albero si sentì forte e sicuro di sé e troncò ogni tentativo di diventare quello che gli altri si aspettavano da lui.

In breve tempo riempì il suo spazio e divenne ammirato e rispettato da tutti. Solo da quel momento il giardino divenne completamente felice.

Guardiamoci intorno e chiediamoci: 
Quante sono le sequoie che non sanno di essere tali? 
Quanti sono i cespugli di rose che per paura danno solo spine? 
Quanti alberi di mele non sanno di poter far frutta? 
Nella vita tutti abbiamo una missione da realizzare, uno spazio da riempire. 
Non permettiamo a niente e nessuno di impedirci di conoscere e condividere la meravigliosa essenza del nostro essere perché non è mai troppo tardi per essere quello che avremmo voluto essere.

Tratta dal Web


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