Aldo Bozzi
Data di nascita: 22 febbraio 1909, Roma
Data di morte: 1 novembre 1987, Roma
- “La nostra società è passata in questo periodo da una fase statica, caratterizzata dalla prevalenza dell'economia agricola sugli altri comparti produttivi, ad una fase di grande dinamismo, che l'ha trasformata in società industriale e per alcuni aspetti post-industriale, e la proietta ora verso gli ulteriori sviluppi determinati dall'impatto con le nuove tecnologie che caratterizzano la cosiddetta "terza rivoluzione industriale". Tutto questo ha cambiato il quadro di riferimento sociale delle disposizioni costituzionali. In altri termini: non tutto quello che andava bene per la società italiana del 1946-48 può andare bene per la società italiana degli "anni Ottanta", ancor meno per quella degli "anni novanta" che ormai batte alle porte.„
- “Credo di non aver dismesso mai l'abito del magistrato, che mi ha condotto a tentare di dare ai problemi politici un'inquadratura logica, a non chiudermi nella faziosità del particolare, ad ascoltare le ragioni dell'avversario, a riconoscerne, se del caso, la validità. E' questo uno dei motivi della mia non troppo brillante carriera politica.„
- “Ricordo la sera del 25 luglio 1943, quando la radio annunciò la caduta del Fascismo ... molta gente si precipitò per le strade sventolando il tricolore, vi fu una dimostrazione a piazza del Quirinale e il re Vittorio Emanuele III si affacciò al balcone; in tanto sbandamento v'era bisogno d'un punto a cui riferirsi e tale sembrò allora la corona, mancando ancora l'organizzazione di partiti antifascisti. Il giorno dopo i netturbini faticarono molto a portare via i distintivi fascisti che i bravi romani avevano gettato per le strade.„
- “Sono diventato un po' come la sora Camilla che tutti la vogliono ma nessuno se la piglia.„
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