Marco Pantani (Cesena, 13 gennaio 1970 – Rimini, 14 febbraio 2004) è stato un ciclista su strada italiano, con caratteristiche di scalatore puro. Professionista dal 1992 al 2003, vinse un Giro d'Italia e un Tour de France; fu anche medaglia di bronzo ai mondiali in linea del 1995. Era soprannominato "il pirata".
Sotto le frasi famose di Marco Pantani:
Sotto le frasi famose di Marco Pantani:
Vado così forte in salita per abbreviare la mia agonia.
Mi spiace che molte persone che mi hanno portato tra le stelle mi hanno ributtato nelle stalle.
Per vincere Pantani non ha bisogno del doping ma ha bisogno delle salite.
C'è chi mi giudica con molta cattiveria, ormai la tendenza è di far notizia con le cose negative. Ma ci si abitua a tutto: certi giornalisti, se li conosci li eviti, così non ti uccidono.
Quando stacchi tutti e arrivi da solo, la vittoria ha il sapore del trionfo.
A volte c'è chi paga per tutti e chi incassa per tutti.
Mi spiace ma non tornerò mai più quello di prima. Ridiventerò competitivo, ma non sarò più quello di prima, perché ho subito una grandissima ingiustizia.
Se puoi vincere, devi farlo!
Quando c'è la salita sono il più forte e tutti lo sanno.
Non c'è supermarket dove si compra la grinta: o ce l'hai, o non ce l'hai. Puoi avere il tecnico migliore, lo stipendio più alto e tutti gli stimoli di questo mondo, ma quando sei al limite della fatica sono solo le tue doti ad aiutarti.
Le emozioni più forti le ho provate lungo le strade, quando sentivo la gente che gridava così tanto Pantani che mi veniva il mal di testa.
E' stata una vittoria sofferta fino alla fine, oggi, 4 anni dopo la prima vittoria, ho confermato di avere coraggio.
A 2 Km dalla vetta mi sono detto vai Marco o salti tu o salta lui...E' saltato lui.
Tutti saltano sul mio carro? No problem, chi c'era resta, chi non c'era sta giù.
A Morzine sono sceso dal lettino dei massaggi a braccia alzate. E all'Alpe d'Huez un gocciolone da un occhio l'ho fatto. Confesso: quel giorno, quando sono tornato in camera, mi sono guardato allo specchio e mi sono detto: ho le palle!
La gente aspetta sempre l'attaccante che scatta e se ne va? Allora aspetta proprio me, è quello che sono, è quello che so fare.
Di incitamenti me ne sono arrivati di tutti i tipi: i più belli, se non vi dispiace, li tengo per me. Tanti amici, comunque, mi hanno detto: comunque vada, per noi hai già vinto. Cosa mi preoccupa? Deludere me stesso: ci rimarrebbero male la squadra ed i tifosi, ma all'incasso alla fine ci vado sempre io.
Chi è Pantani? Uno che ha sofferto tanto. E che in bici si è divertito e, soprattutto, ha divertito.
Sono caduto e mi sono rialzato tante volte, stavolta non so se ce la farò.
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