sabato 4 agosto 2012

Aforismi Marco Pantani

Marco Pantani (Cesena, 13 gennaio 1970 – Rimini, 14 febbraio 2004) è stato un ciclista su strada italiano, con caratteristiche di scalatore puro. Professionista dal 1992 al 2003, vinse un Giro d'Italia e un Tour de France; fu anche medaglia di bronzo ai mondiali in linea del 1995. Era soprannominato "il pirata".



Sotto le frasi famose di Marco Pantani:





  • Vado così forte in salita per abbreviare la mia agonia.


  • Mi spiace che molte persone che mi hanno portato tra le stelle mi hanno ributtato nelle stalle.

  • Per vincere Pantani non ha bisogno del doping ma ha bisogno delle salite.

  • C'è chi mi giudica con molta cattiveria, ormai la tendenza è di far notizia con le cose negative. Ma ci si abitua a tutto: certi giornalisti, se li conosci li eviti, così non ti uccidono.

  • Quando stacchi tutti e arrivi da solo, la vittoria ha il sapore del trionfo.

  • A volte c'è chi paga per tutti e chi incassa per tutti.

  • Mi spiace ma non tornerò mai più quello di prima. Ridiventerò competitivo, ma non sarò più quello di prima, perché ho subito una grandissima ingiustizia.

  • Se puoi vincere, devi farlo!

  • Quando c'è la salita sono il più forte e tutti lo sanno.

  • Non c'è supermarket dove si compra la grinta: o ce l'hai, o non ce l'hai. Puoi avere il tecnico migliore, lo stipendio più alto e tutti gli stimoli di questo mondo, ma quando sei al limite della fatica sono solo le tue doti ad aiutarti.






  • Le emozioni più forti le ho provate lungo le strade, quando sentivo la gente che gridava così tanto Pantani che mi veniva il mal di testa.

  • E' stata una vittoria sofferta fino alla fine, oggi, 4 anni dopo la prima vittoria, ho confermato di avere coraggio.

  • A 2 Km dalla vetta mi sono detto vai Marco o salti tu o salta lui...E' saltato lui.

  • Tutti saltano sul mio carro? No problem, chi c'era resta, chi non c'era sta giù.






  • A Morzine sono sceso dal lettino dei massaggi a braccia alzate. E all'Alpe d'Huez un gocciolone da un occhio l'ho fatto. Confesso: quel giorno, quando sono tornato in camera, mi sono guardato allo specchio e mi sono detto: ho le palle!

  • La gente aspetta sempre l'attaccante che scatta e se ne va? Allora aspetta proprio me, è quello che sono, è quello che so fare.

  • Di incitamenti me ne sono arrivati di tutti i tipi: i più belli, se non vi dispiace, li tengo per me. Tanti amici, comunque, mi hanno detto: comunque vada, per noi hai già vinto. Cosa mi preoccupa? Deludere me stesso: ci rimarrebbero male la squadra ed i tifosi, ma all'incasso alla fine ci vado sempre io.

  • Chi è Pantani? Uno che ha sofferto tanto. E che in bici si è divertito e, soprattutto, ha divertito.

  • Sono caduto e mi sono rialzato tante volte, stavolta non so se ce la farò.


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