mercoledì 6 marzo 2013

Aforismi Pietro Badoglio

Pietro Badoglio

Pietro Badoglio è stato un generale e politico italiano, maresciallo d'Italia, senatore e Capo del Governo dal 25 luglio 1943 all'8 giugno 1944. Fu nominato marchese del Sabotino motu proprio dal re Vittorio Emanuele e duca di Addis Abeba.
Data di nascita: 28 settembre 1871, Grazzano Badoglio
Data di morte: 1 novembre 1956, Grazzano Badoglio
Partito: Partito Nazionale Fascista
Letteratura Pietro Badoglio

  • Il soldato è come il monaco per cui l'ordine si chiama obbedienza.
  • Ho conquistato all'Italia un impero e Mussolini l'ha buttato via.
  • I miei nemici li strangolo lentamente col guanto di velluto.
  • [Sulla campagna di Grecia] Fermarsi al solo Epiro non corrisponde alla situazione. Bisogna occupare Candia, la Morea e tutta la Grecia. Le forze avversarie non dovrebbero costituire una difficoltà, abbiamo l'aviazione.
  • [Guidò la campagna d'Etiopia] Secondo la volontà del duce e nello sforzo che unisce in un solo blocco di fede e passione popolo, soldati e camicie nere. (da un telegramma a Benito Mussolini)
  • [Sulla disfatta di Grecia] La colpa maggiore è tutta del comando del duce, un potere che non può esercitare: Mussolini lasci fare a noi, e quando le cose non vanno punisca i responsabili. (ad Alessandro Pavolini, il 21 novembre 1940)
  • [Mussolini avrebbe potuto contare] Sulla sua più completa e assoluta dedizione. (da un telegramma a Mussolini del 1928)
  • C'è un veleno che corrode le dittature: l'incenso. La rovina delle dittature sono i ras osannanti.
  • Non posso abbandonarmi a voli di fantasia perché ciò è contrario alla mia natura.
  • Non sono mai stato un generale ribelle e l'ho dimostrato sino all'ultimo.
    • Se orgoglio ho io è quello di aver sempre servito fedelmente e con devozione illimitata voi, Duce.
    • Sono un militare e non so nulla di correnti politiche.

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