venerdì 8 marzo 2013

Aforismi Bruno Barilli (seconda prima)

Bruno Barilli (seconda prima)

Bruno Barilli è stato uno scrittore e critico musicale italiano.











Data di nascita. 14 dicembre 1880, Fano

Data di morte: 15 aprile 1952, Roma

Letteratura Bruno Barilli

  • L'artista non è mai vecchio. Il primo segno di senilità lo dà in punto di morte e diremmo anche l'ultimo, visto che dopo si ricomincia a stare benissimo.
  • Io ho settant'anni. E i miei settant'anni fanno una montagna su di me. Una montagna di vita libera, indipendente. Questa è la mia fierezza, anzi grandezza.
  • Ecco, un uomo di settant'anni. Il suo punto di vista è la sua poltrona.
  • La terribile imbecillità atomica che chiuderà il mondo - padrona, signora dello spazio e del tempo. Distruzione del Futuro e del Passato: la terribile imbecillità atomica: gemella del Presente...Poveri noi - che cosa possiamo fare contro questa terribile padrona? Trafughiamole la nostra vita – ma dove? Su, presto, un capestro – e là dove andremo non ci seguirete più, voi imbecilli.
  • Tutto va a rotoli, siamo in mano a un branco di idioti i quali non hanno nemmeno il freno della modestia.
  • Quando l'arte fa rapidi progressi è segno che precipita.
  • Non so se sono un'aquila della letteratura. Comunque sono un'aquila che perde le penne. Le penne stilografiche.
  • Ha il talento di avere della fortuna, ma non ha la fortuna di avere del talento.
  • Da Wagner, attraverso Bruckner e Max Reger si arriva finalmente al cemento armato.
  • La cortesia è un sentimento superficiale. Lasci cadere un giornale e ti richiamano in mille; se è invece il portafoglio che ti scivola in terra nessuno ti avverte.
    • Balletti: il gesto e l'anima coreografica dei popoli primitivi. Balletti: sincronismo tragico. Danza: contorsioni michelangiolesche. Ballerine con un paio di gambe capaci di rompere le costole a un puledro.

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