sabato 2 marzo 2013

Aforismi Isaac Asimov

Isaac Asimov

Isaac Asimov è stato un biochimico e scrittore statunitense di origine russa. Le sue opere sono considerate una pietra miliare sia nel campo della fantascienza sia nel campo della divulgazione scientifica.
Data di nascita: 2 gennaio 1920, Oblast' di Smolensk
Data di morte: 6 aprile 1992, New York
Libro di o su Isaac Asimov
  • La disumanità del computer sta nel fatto che, una volta programmato e messo in funzione, si comporta in maniera perfettamente onesta.
  • Se la popolazione mondiale continuerà a crescere con il ritmo attuale, tra duemila anni l'umanità peserà più della terra.
  • La verità si ritrova sempre nella semplicità, mai nella confusione.
  • La vita è piacevole. La morte è pacifica. E' la transizione che crea dei problemi.
  • Non c'è bisogno di viaggiare nel tempo per essere degli storici.
  • Non ho paura dei computer, ma della loro eventuale mancanza.
  • Se il mio dottore mi dicesse che mi rimangono solo sei minuti da vivere, non ci rimuginerei sopra. Batterei a macchina un po' più veloce.
  • Se la corrente ti sta portando dove vuoi andare, non discutere.
  • Sono conscio dello stato della mia ignoranza e pronto a imparare da chiunque, indipendentemente dalla sua qualifica.
  • Legge zero: Un robot non può recare danno all'umanità, né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, l'umanità riceva danno.
  • Prima Legge: Un robot non può recare danno agli esseri Umani, né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, gli esseri Umani ricevano danno. - Seconda Legge: Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri Umani, a meno che ciò non contrasti con la Prima Legge. - Terza Legge: Un robot deve salvaguardare la propria esistenza, a meno che ciò non contrasti con la Prima o la Seconda Legge.
  • Ardo dal desiderio di spiegare, e la mia massima soddisfazione è prendere qualcosa di ragionevolmente intricato e renderlo chiaro passo dopo passo. È il modo più facile per chiarire le cose a me stesso.
  • In ogni secolo gli esseri umani hanno pensato di aver capito definitivamente l'Universo e, in ogni secolo, si è capito che avevano sbagliato. Da ciò segue che l'unica cosa certa che possiamo dire oggi sulle nostre attuali conoscenze è che sono sbagliate.
  • In tutta la storia della Galassia non risulta che alcuna civiltà sia mai stata così sciocca da usare le esplosioni nucleari come armi belliche.
  • Inoltre affermava che, per diritto di nascita, si eredita solo l'idiozia congenita.
  • Io, della Luna conosco praticamente tutto; se dovessi andarci sarebbe inutile. E poi, dovrei salire sull'astronave. Ma lo sa che io non prendo neppure l'aereo.
  • La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci.
  • Qualcuno disse che Hari Seldon lasciò questa vita proprio come l'aveva vissuta, perché morì con il futuro che aveva creato completamente schiuso di fronte a sé...
  • Se la conoscenza può creare dei problemi, non è con l'ignoranza che possiamo risolverli.
  • Il numero di Realtà è infinito. Il numero di ogni sottoclasse di Realtà è infinito. Ad esempio, il numero di Realtà che contengono l'Eternità è infinito, il numero di Realtà che non la contengono è infinito, il numero di Realtà in cui l'Eternità esiste ma viene abolita è infinito.
  • Anche da giovane non riuscivo a condividere l'opinione che, se la conoscenza è pericolosa, la soluzione ideale risiede nell'ignoranza. Mi è sempre parso, invece, che la risposta autentica a questo problema stia nella saggezza. Non è saggio rifiutarsi di affrontare il pericolo, anche se bisogna farlo con la dovuta cautela. Dopotutto, è questo il senso della sfida posta all'uomo fin da quando un gruppo di primati si evolse nella nostra specie.
  • Qualsiasi innovazione tecnologica può essere pericolosa: il fuoco lo è stato fin dal principio, e il linguaggio ancor di più; si può dire che entrambi siano ancora pericolosi al giorno d'oggi, ma nessun uomo potrebbe dirsi tale senza il fuoco e senza la parola.
  • Se la corrente ti sta portando dove vuoi andare, non discutere e lasciati trasportare.
  • Nella vita, a differenza degli scacchi, il gioco continua dopo lo scacco matto.

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