venerdì 1 marzo 2013

Aforismi Kenneth Arrow

Kenneth Arrow

Kenneth Joseph Arrow è un economista statunitense, vincitore del Premio Nobel per l'economia nel 1972, insieme a John Hicks, per i loro contributi pionieristici alla teoria dell'equilibrio economico generale e alla teoria del benessere.
Data di nascita: 23 agosto 1921, New York
Premi: Premio Nobel per l'economia
Libri Kenneth Joseph Arrow




  • Il significato profondo del mio teorema è che non possiamo escludere la possibilità di conflitti irresolubili. In poche parole, la democrazia non sempre funziona. Potrei aggiungere che la definizione di democrazia nella teoria delle scelte sociali è così debole, che il teorema si applica a qualunque sistema per conciliare preferenze individuali. Comprese le dittature, perché anch'esse ammettono una pluralità di centri di potere.
  • Lo studio dell'equilibrio, con particolare riguardo al tempo e all'incertezza, ha aperto la via per capire quali processi economici non siano puramente competitivi, e quale ruolo svolga l'informazione. Una volta capito che l'incertezza è solo un aspetto, e che l'informazione è variabile, si apre la via per lo studio di argomenti quali le relazioni finanziarie e le innovazioni.
  • La mancanza di adeguata informazione unita al comportamento opportunistico della burocrazia, impediscono una pianificazione efficace anche in presenza della decentralizzazione, soprattutto a lungo termine. E la cosa vale non soltanto per lo stato, ma anche per le imprese.
  • In passato è stato particolarmente eccitante seguire un corso di probabilità e statistica: benché piuttosto brutto, mi insegnò che si potevano fare affermazioni precise e utili su un mondo incerto.
  • Per conto mio ho studiato la logica matematica, che mi ha dato un'emozionante prospettiva sulla vera natura del ragionamento.
  • Di posti dove studiare statistica ce n'erano pochi e nessuno aveva un dottorato. Mi iscrissi quindi a matematica alla Columbia University, ma capii presto che i matematici non consideravano la statistica una cosa seria. Il mio professore mi convinse a passare al dottorato in economia. I suoi corsi di statistica erano meravigliosi e incominciai a percepire che c'erano molti problemi in economia per i quali la matematica e la statistica sarebbero state utili.

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