giovedì 7 marzo 2013

Aforismi Michail Bakunin

Michail Bakunin

Michail Aleksandrovič Bakunin, è stato un rivoluzionario, filosofo e anarchico russo, considerato uno dei padri fondatori dell'anarchismo moderno. Autore di molti scritti, tra i quali "Stato e anarchia" e "L'impero knouto-germanico".
Data di nascita: 30 maggio 1814, russia
Data di morte: 1 luglio 1876, Berna
Letteratura Michail Bakunin

  • Ciò che io predico è quindi [...] contro il governo della scienza
  • L’unico compito della scienza è quello di illuminare la strada.
  • La rivoluzione sorgerà attraverso la spontanea organizzazione del lavoro e della proprietà comune da parte di associazioni di produttori e dall’altrettanto spontanea formazione delle comunità, non dalla suprema azione dello Stato.
  • Uguaglianza senza libertà è il dispotismo dello Stato.
  • La più fatale delle combinazioni che può essere creata, sarebbe unire socialismo e assolutismo; unire le aspirazioni del popolo al benessere materiale, con la dittatura o la concentrazione di tutto il potere politico e sociale nelle mani dello Stato.
  • Noi dobbiamo cercare la piena giustizia economica e sociale solo attraverso la libertà.
  • Un socialismo che non accetta la libertà come suo unico principio creativo sarà inevitabilmente versato alla schiavitù e alla brutalità.
  • E' indispensabile che la gente sia ispirata ad ideali universali, che essi abbiamo una generale idea dei loro diritti e un profonda, appassionata fede nella validità di questi diritti. Quando quest’idea e questa fede popolare si uniscono alla miseria che porta alla disperazione, allora la Rivoluzione Sociale è vicina ed inevitabile e nessuna forza al mondo può fermarla.
  • L'idealismo è il despota del pensiero, come la politica lo è del diritto.
    • Nessun uomo può emanciparsi altrimenti che emancipando con lui tutti gli uomini che lo circondano.
    • Il lavoratore vende se stesso e la sua libertà per un tempo definito al capitalista in cambio di uno stipendio.
    • Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.
    • Chi dice stato o diritto politico, dice forza, autorità, predominio: ciò presuppone l'ineguaglianza di fatto.
    • Dio appare, l'uomo si annienta; e più la Divinità si fa grande, più l'umanità diventa miserabile.
    • Il caffè, per esser buono, deve essere nero come la notte, dolce come l'amore e caldo come l'inferno.
    • L'uomo privilegiato politicamente o economicamente è un uomo intellettualmente e moralmente corrotto. È questa una legge sociale che non ammette eccezioni.
    • [...] la grande libertà umana che, distruggendo tutte le catene dogmatiche, metafisiche, politiche e giuridiche, da cui tutto il mondo è oggi oppresso, restituirà a tutti, collettività quanto individui, la piena autonomia dei loro movimenti e del loro sviluppo, liberati per sempre da tutti gli ispettori, direttori e tutori.
    • [...] la necessità di distruggere l'influenza d'ogni dispotismo in Europa, mediante l'applicazione del diritto d'ogni popolo, grande o piccolo, debole o potente, civile o non civile, di disporre di se stesso e di organizzare spontaneamente, dal basso in alto, attraverso la via di una completa libertà, al di fuori d'ogni influenza e d'ogni pretesa politica o diplomatica, indipendentemente da ogni forma di stato, imposta dall'alto in basso, da un'autorità qualunque, sia collettiva, sia individuale, sia indigena, sia straniera, e non accettando per basi e per leggi che i principi della democrazia socialista, della giustizia e solidarietà internazionali.
    • Marx è un comunista autoritario e centralista. Egli vuole ciò che noi vogliamo: il trionfo completo dell'eguaglianza economica e sociale, però, nello stato e attraverso la potenza dello Stato, attraverso la dittatura di un governo molto forte e per così dire dispotico, cioè attraverso la negazione della libertà.
      • Lo Stato è la più flagrante, la più cinica, la più completa negazione dell'umanità. Esso frantuma la solidarietà universale di tutti gli uomini sulla terra e li spinge all'associazione al solo scopo di distruggere, conquistare e rendere schiavi tutti gli altri. Protegge solo i suoi cittadini e solo entro i suoi confini riconosce diritti, umanità e civiltà.
      • I cattivi finiscono in un modo infelice, i buoni in modo sfortunato: questo è quel che significa la tragedia.
      • La libertà senza socialismo è privilegio, ingiustizia; il socialismo senza libertà è schiavitù, barbarie.
      • La passione per la distruzione è anche una passione creativa.
      • La rivoluzione è sempre per tre quarti fantasia e per un quarto realtà.
      • Ogni organizzazione politica o sociale è fondata sulla negazione o almeno su una restrizione del principio assoluto della libertà e deve quindi necessariamente giungere all'iniquità o al disordine.
      • Per l'uomo, essere libero significa essere riconosciuto e trattato come tale da un altro uomo, da tutti gli uomini che lo circondano.
      • Se Dio è, l'uomo è schiavo.
      • Vuoi rendere impossibile per chiunque opprimere un suo simile? Allora, assicurati che nessuno possa possedere il potere.
      • Organizzare la società in maniera tale per cui ogni individuo, uomo o donna, possa trovare, nell’arco della sua vita, uguali mezzi per sviluppare le sue diverse facoltà.
        • [...]E organizzare una società tale che, rendendo impossibile lo sfruttamento dell’altrui lavoro, metta ogni individuo in condizione di godere della ricchezza sociale, che in realtà è prodotta solo dal lavoro collettivo, ma di godere di essa solo in quanto anche egli (o ella) contribuisce alla creazione di questa ricchezza sociale.
        • Facilitare la nascita della rivoluzione diffondendo tra le masse idee che siano in corrispondenza coi loro istinti, senza creare nessun esercito rivoluzionario, poiché l’esercito deve sempre essere popolare, ma piuttosto qualcosa come un quartier generale, composto da amici del popolo, capaci da far da intermediari tra l’idea rivoluzionaria e l’istinto delle masse.
        • Ma se noi siamo anarchici, chiederete, che diritto abbiamo di pretendere di agire sul popolo? Rifiutando ogni potere, con quale potere dirigeremo la rivoluzione popolare? Con una forza invisibile, non riconoscibile da nessuno e che non può essere imposta da nessuno, attraverso la dittatura collettiva della nostra organizzazione, che sarà più potente quanto più sarà nascosta e irriconoscibile.
        • Assistere l’autodeterminazione del popolo sulla base della massima uguaglianza possibile e [mantenere] la libertà, senza la minima interferenza di qualsivoglia potere, neppure provvisorio.

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